2008-08-06 Il datore della vita

Nel giorno della trasfigurazione del Signore, Gesù esprime significati sui fondamenti della vita.

«Ed ecco che Io Gesù, l’Altissimo Unigenito del Padre, Io vengo a te, mia piccola perla tu sei per Me. Mi compiaccio della tua preghiera, innalzata a Me con fervore e amore. Amore tutto dedito al tuo Signore, Colui che parla a te, mia piccola scrivana tu sei agli occhi miei.

Il vostro mondo ha da temer, perché esso è caduto in un vortice profondo, abissale, che va al di sopra del normale andare, nel suo peregrinare.

Guardatevi dai falsi idoli, dalle false congiunture, sono le spirali che vi prendono e vi avvolgono per farvi cadere nelle tentazioni del mio nemico. Io voglio tutti i miei figli salvi, per venire a Me a pregustare le gioie del Paradiso, Io sono il Paradiso, solo Io salvo e redimo, solo Io sono il Giudice eterno. Ma non capite ancora dopo duemila anni! Non Mi chiamate, non Mi adorate. Io vi ho creato, creature mie, per Amore, perché Io sono un Dio di Amore».

Signore Gesù io Ti amo, io Ti adoro, io Ti riconosco per quelle creature tue che non Ti riconoscono più. Guarda quanti figli tuoi sono qui davanti al tuo cospetto. Quanta gioia ho sentito nel mio cuore nel vederli qui, tutti riuniti di fronte a Te in silenzio. Tu Gesù, Maestà infinita di un Dio di Amore, sei in mezzo a noi, sei al centro del cuore di tutti noi figli tuoi. Quante frasi belle Signore Gesù avrai detto e ispirato, quante consolazioni avrai donato, quanti timori e tremori avrai frenato e quanto Amore nei nostri cuori avrai riversato, facendo scendere quella vera Pace che soltanto Tu Gesù ci doni ogni giorno sempre più.

«Bambina e figlia mia, devi dire a (…) a Me figlia tanto cara al mio Sacro Cuore, pure essa è perla tra le perle, non deve dire cosa vuole da Me Gesù, quello che lei a Me dona è grande cosa, Mi ricopre di tenerezze e allieta il mio cuore, è una voce trainante per i miei figli che tentennano nel loro andare, in questo vostro peregrinare».

Quanti sospiri di amore davanti a Te mio Signore, quante invocazioni e richieste di grazie. Sì o Gesù, Nome dolcissimo dell’Universo, tutto il creato s’inchina e tutto a Te ritorna, perché da Te tutto viene e tutto prende vita.

«Hai detto bene figlia mia, Io sono il datore della vita, Colui che la da e Colui che la riprende, ma tutto questo, fatto in un colloquio di Amore, come l’Amato con l’amata.

Ritornate qui in questa Cappellina dove Io sono esposto, dove Io sono nascosto in questo Pane Celeste. Avete recato al vostro Gesù consolazione, avete fasciato qualche ferita e tolto dalla corona qualche spina. Continuate a camminare donandovi a Me, cibandovi del mio Corpo, Sangue, Anima e Divinità; l’orazione, l’espiazione e l’azione.

Gesù vi benedice tutti cari figli, assieme al Padre mio e a Dio Spirito Santo. L’Amen».

Nota
Durante l’adorazione al Santissimo Sacramento percepisco un canto di San Francesco d’Assisi, il santo tra i santi.

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