La Voce

La Voce

La locuzione interiore, un’esperienza mistica straordinaria.

Come è possibile sentire una voce che non perviene all’apparato uditivo? Ebbene nulla è impossibile al Signore, Lui è il nostro creatore e solo Lui permette questo.

Una locuzione interiore di tipo intellettuale (la voce) è sempre e soltanto un’intima percezione di parole, come delle frasi percepite direttamente nella testa. Tutta la funzionalità uditiva viene come dire: “by-passata”. Per chiarire meglio cosa avviene, tutto ciò che rimane è la coscienza. Probabilmente neanche il cervello, inteso come apparato di elaborazione, che in questa particolare casistica viene reso direttamente responsabile solo della eventuale trascrizione immediata delle parole. Non esistono studi approfonditi su questa tematica. Ciò che sappiamo è che il misticismo cristiano, pur essendo una parola difficile da definire, è la coscienza della persona alla sua massima estensione terrena. L’anima anela al suo Creatore (Salmi 42:2) e soltanto per intercessione e misericordia divina avviene il “contatto spirituale”.

Queste “Parole Soprannaturali” – così definite nei trattati di ascetica cristiana – sono percezioni che la persona avverte dentro di sé, nei modi e nei tempi più disparati. Le parole date attraverso il Carisma della Profezia hanno origine da Dio e sono date allo scopo di edificare il popolo di Dio (1 Cor 14:3). La caratterizzazione di queste esperienze hanno dell’incredibile, se viste direttamente da coloro che non si sono mai avvicinati a tale grandiosità.

Come avviene una locuzione interiore?

Di seguito alcune sintetiche esposizioni su modalità e tempi.

Dio è Amore, instaura con la sua creatura una vera e propria unione di spirito. L’anima si predispone al richiamo del suo creatore e l’intelletto della persona viene come rapito, messo da parte. La volontà non ha più potere su niente, come se i propri sensi vengano interrotti. I movimenti, la parola, tutte le funzioni cognitive vengono assorbite dalla sapienza di Dio. Si instaura una fusione tra lo Spirito di Dio e la sua anima, che diventano una cosa sola, la padronanza cognitiva della persona viene meno, perché ora c’è soltanto Dio.

«Ed ecco, Io Sono».

Questi Messaggi del Cielo vengono elargiti con una certa cadenza, ma rispettando la disponibilità e la volontà (non a caso il Signore Gesù rivela la sua grazia e opera nei laici) di una persona che dal 1990 trascrive locuzioni interiori ed annota visioni su fogli di protocollo.

Che cosa è MIO PICCOLO FIORE?

MIO PICCOLO FIORE è l’epiteto esornativo più volte dichiarato ed espresso da Gesù alla persona che riceve questi Messaggi del Cielo. La sua identità è nascosta. La scelta non è dettata dalle autorità della chiesa, bensì da Gesù stesso, che in molti messaggi dichiara la sua volontà al nascondimento. In obbedienza e rispetto per questa decisione di carattere soprannaturale, noi Curatori Spirituali rispettiamo la decisione della persona che riceve i Messaggi del Cielo. Tuttavia riconosciamo che tale osservanza favorisca la gestione di una vita più “normale”, perché non assoggettabile agli stereotipi del mondo. L’anonimato sembra costituire una normale prassi di vita ai tempi di oggi, anche per contrastare forme di pensiero inappropriate o alimentate da preconcetti distruttivi.

Ci sono migliaia di manoscritti, forse duemila, ma è una stima approssimativa ed imprecisa, perché non sono ancora stati conteggiati, potrebbero esser anche il doppio considerando mole e quantità dei raccoglitori da digitalizzare. Tutti questi messaggi sono una fonte inesauribile della presenza viva di DIO PADRE, di GESÙ, dello SPIRITO SANTO, della VERGINE MARIA, degli ANGELI, dei SANTI e delle ANIME del PURGATORIO.

Nota
Importanti dichiarazioni del Sant’Uffizio sulla pubblicazione di rivelazioni soprannaturali: Nihil obstat quominus imprimatur.