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Messaggio del Cielo di Mio Piccolo Fiore del 2009-01-24 Tre virtù teologali

In preghiera comunitaria, durante la recita del Santo Rosario, una Voce graziosa e gentile mi dice:

«Figlie care, qui riunite nel Nome di Gesù e nel Nome mio della vostra Madre Celeste, della vostra Madre cara, Io vi Amo, Gesù vi Ama, la Preghiera è cara ai nostri Cuori, al cuore di Gesù, Padre vostro e Padre mio e al mio Cuore Immacolato e Addolorato. A te figlia mia ti ho mostrato la mia candida mano, dentro di essa hai notato tre pietre piccole, sono a dimostrazione delle tre virtù teologali: Fede, Speranza, Carità1.

La Fede, il credo nel vostro Creatore. La Speranza, accompagnata dalla fiducia sempre esistente e vigente. La Carità, preziosa a me Maria Santissima. Nel vostro cuore possano essere sempre un cimelio, unite alla sorella Umiltà».

Il mio pensiero va a Gesù e la Voce, forte, bellissima, chiara, mi dice:

«Brave le mie figlie, qui riunite assieme, Gesù vuole l’unità della Preghiera».

O Gesù, proprio a me! Miserabile creatura quale io sono?

«Non ti domandare il perché, il perché lascialo al vento. Io Gesù conduco le vostre vite, Io il Figlio del Padre l’Eterno, sono il Verbo di Dio, Io sono nella Santissima Trinità. Riunitevi sempre nel mio Tempio Santo, cibatevi di Me, del mio Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Sono Io la forza del mondo, senza di Me non potete fare niente. Quando pregate scandite bene le parole e fatele entrare bene nel vostro cuore, apritelo quel cuore, dilatatelo, Io Gesù voglio la Preghiera del cuore. Io Gesù che vesto i gigli del campo, Io Gesù che trovo il cibo agli uccelli del cielo che ho creato, non credete che Io Gesù non possa curarmi di voi? Idee malsane e infelici che vi mette in voi l’eterno mio nemico ingannatore. State sempre unite a Me e alla mia Santissima Madre, sempre, sempre, non staccatevi mai da Lei qualsiasi tentazione vi presenti il nemico, nel vostro agire così, fate sempre un cammino di santità, per venire a Me un giorno quando Io Gesù vorrò. Venerate, sempre concordemente unite, la Santissima Madre mia e Madre vostra, a voi l’ho donata sotto la Croce Redentrice e Salvatrice.

Ed ora figlie mie care, Io Gesù vi dico andate nella Pace mia, Gesù ha parlato a questa mia figlia. La Santissima Trinità. L’Amen».

Nota 1

Per la teologia cristiana le virtù teologali sono quelle virtù che riguardano Dio, rendono l’uomo capace di vivere in relazione con la Trinità e fondano ed animano l’agire morale cristiano, vivificando le virtù cardinali. Nella dottrina della Chiesa cattolica queste virtù, a differenza delle virtù cardinali, non possono essere ottenute con il solo sforzo umano, ma sono infuse nell’uomo dalla grazia divina.

La fede è la virtù per la quale l’uomo crede in Dio e a tutto ciò che egli gli ha rivelato e che la Chiesa gli propone a credere, perché secondo la dottrina cristiana cattolica Dio è la stessa Verità. Secondo la religione cristiana, con la fede l’uomo si abbandona liberamente e completamente a Dio per fare in pieno la sua volontà.

La speranza, per la dottrina cristiana, è la virtù per la quale l’uomo desidera e aspetta da Dio la vita eterna come sua felicità, riponendo la sua fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandosi “all’aiuto dello Spirito Santo” per meritarla e preservarla sino alla fine della vita terrena.

La carità è la virtù per la quale l’uomo ama Dio al di sopra di tutto e il suo prossimo come se stesso per amore di Dio. Per i cristiani, Gesù fa di essa il comandamento nuovo, ovvero la pienezza della Legge di Dio. La carità è il vincolo di tutte le altre virtù, che anima, ispira e ordina, poiché la vera gratuità e lo spessore del vero amore è realizzato solo in nome di Cristo. Tutto è amato e accolto in nome suo. Ciò che è amato al di fuori di Lui è ugualmente un amore ma un amore imperfetto. La carità rimane l’unica opportunità per l’uomo di oggi ovvero la sua trasformazione in “homo novus” e nel contempo un monito, colmare il vuoto di carità per quel tanto di dolcezza che cade dal cielo con la luce del sole.

1 Corinzi 13:13

«Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità».

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