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«Lasciati amare bambina mia, apri il tuo cuore per mettere dentro di esso la Fiamma del mio Divino Amore. Io il Redentore sono venuto a portare sulla Terra un Fuoco divoratore. Io Sono in te, tu in Me, ma come vorrei che tutti i figli miei Mi accogliessero! Quanta tiepidezza Io Gesù sento nei vostri cuori, venite a Me, rimirate questo mio Cuore che ha tanto amato il Mondo con il suo martirio di Croce, versando sopra di essa tutto il suo Sangue prezioso. Figli miei, pensate a quel Purgatorio che farete se mettete le cose del mondo al primo posto nel vostro cuore. Io Gesù vi ho chiamati tutti alla santità, ma pochi sono quei figli che rispondono alla mia voce di Amore. Figli venite a Me, vi ho preparato un posto nel mio Regno di Amore».

Ad un certo punto vedo un grande spazio bianco, alcuni vegliardi in candide vesti sono davanti ad un Trono avvolti nella luce. Seduto sul Trono vedo un essere di luce, la cui intensità è più luminosa di una stella. Vedo altre due figure ai lati del Trono, anch’essi avvolti dalla luce. Una folla immensa di esseri con sembianze umane e vesti bianche sta dietro ai vegliardi, rivolta verso il trono. Canti di Gloria echeggiano. Mi vedo bambina piccola, i vegliardi si discostano tra loro, aprono un varco per consentire il mio passaggio con due Angeli al fianco. Percorro questo spazio in direzione del trono e arrivata difronte a questa immensa luce mi inginocchio in adorazione e sento una voce interiore che dice:

«Ancora deve lavorare per il Cielo, riportatela sulla Terra».

Mio Dio e mio tutto, fai di me ciò che piace a Te. Padre mio e Padre buono a Te mi offro, a Te mi dono. Maestà Divina la tua figlia a Te s’inchina, felice nel suo cuore di poterTi amare e adorare. Sei sempre nel mio cuore, forza vitale del mio essere. Proteggimi nel mio cammino irto e doloroso, sii sempre al mio fianco ed in tutto assaporerò gioia e conforto, nella mia esistenza terrena che Tu doni a me o Risorto.

Questo mio cuore io non ce l’ho più, Tu mio Signore l’hai rapito. Sì io vivo qui sulla Terra, ma sento di essere già in Cielo, chiamandoti Padre Santo il mio cuore non resiste al tuo ineffabile Amore. Gesù, nome più dolce di un favo di miele. Vorrei far tornare l’anima mia allo stato battesimale, dopodiché cantare il Gloria in eterno.

«Bambina mia, hai reso felice questo mio cuore martoriato, dilaniato dal peccato. Amata sposa mia, a te dono il mio Sacro Cuore, va’ nella mia Pace, il tuo Sposo. La Santissima Trinità. L’Amen».

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