T: 3 min.

«Mettiti seduta, ho da parlarti figlia mia, cara al mio Sacro Cuore. Gesù ti ama, figlia prediletta al Padre mio, le mie Sante Parole sono Verità e Vita per il Mondo intero, che sta agonizzando per la sua infedeltà a Me Dio Salvatore e Redentore. I miei figli Mi hanno dimenticato e il loro cuore si riempie di amaro. Figli, figli degenerati tornate a Me con il cuore contrito, alzate le mani al Cielo1 e date una lode al vostro Creatore. Le vostre anime gemono allontanandosi da Me Gesù Cristo, siete sotto l’influsso del mio acerrimo nemico, è talmente sottile per arrivare a prendervi nella parte più debole del vostro io, dove c’è l’amor proprio vostro. Non sottovalutate questo, la Preghiera è la vostra arma, il Santo Rosario vi tiene saldi a tutto il Cielo. Non criticate il vostro prossimo, perché con la stessa moneta Io il Signore vi farò assaporare tale critica fatta al vostro fratello e figlio mio, tutti voi siete fallaci. Iniziate a battervi il petto e a chiedere perdono di tutto ciò che è stato fatto da voi su questa Terra, é ciò che farete se vi allontanerete da Me. Io Gesù, presto, molto presto ritorno sulla Terra a ripristinare la Pace perduta, sarà una venuta intermedia. Il caos totale ha preso possesso sulla vostra Terra martoriata, il sangue su di essa versato, molto spesso è sangue innocente e le lacrime di dolore giungono a Me. I miei Santi Angeli sono pronti a falciare la Terra, là dove c’è la distruzione dei miei figli da Me creati. Gesù dice basta a questo stillicidio. Figlia mia non piangere mentre annoti queste Parole, non temere e il cuore tuo non tremi».

Padre mio io Ti adoro, perdono, pietà per me e per i figli tuoi. Vedi tutti gli impedimenti che si sono verificati nella mia esistenza?

«Figlia mia vedo tutto, Mi hai offerto la tua fatica con Amore e questo a Me Gesù basta. Ed ora ti benedico, va’ nella mia Pace, il tuo Gesù. La Santissima Trinità. L’Amen».

Nota 1

Nel Salmo 140, che apre i Vespri domenicali della prima delle quattro settimane, viene esposta la preghiera serale della Chiesa: “Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alzate come sacrificio della sera”. Il secondo versetto di questo Salmo lo si può considerare come il segno distintivo dell’intero canto e l’evidente giustificazione del fatto che esso sia stato collocato all’interno della Liturgia dei Vespri. L’idea espressa riflette lo spirito della teologia profetica che unisce intimamente il culto alla vita, alla preghiera, all’esistenza. La stessa orazione fatta con cuore puro e sincero diventa un sacrificio offerto a Dio. Tutto l’essere della persona che prega diventa un atto sacrificale, preludendo così a quanto suggerirà San Paolo, allorché inviterà i cristiani a offrire i loro corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio: “è questo il sacrificio spirituale che Egli accetta” (cfr Rm 12:1). Le mani alzate nella preghiera sono un ponte di comunicazione con Dio.

(GIOVANNI PAOLO II – UDIENZA GENERALE – Mercoledì, 5 novembre 2003)

Salmi 140:2

«Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alzate come sacrificio della sera».

image_pdfimage_print
0 0 voti
Quanto ti è piaciuto?
Condividilo su:

Articoli simili

guest
In accordo alle norme sulla Privacy si consiglia l'uso di un nome di fantasia o un soprannome se l'email è personale.
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments