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La Grazia Santificante di Dio deve esser meritevole con il pentimento, senza riconoscere i nostri peccati non esiste riconciliazione.

Mio Dio quanta sofferenza, vieni presto sulla Terra, perché è divenuta inabitabile. Cattiveria e supremazia prevalgono l’una sull’altra. Dove sei andata bontà, ti sei perduta, ti sei allontanata dal nostro cuore, per questa colpa c’è dolore e pianto. Signore, sì vieni a riportarci la pace perduta e la gioia nel cuore. Tu solo puoi fare questo, perché sei di tutta l’Umanità il Creatore ed il Redentore. Vieni, salvaci dall’eterno ingannatore, Tu solo puoi rinchiuderlo nel suo pozzo di fuoco e zolfo. Salvaci Signore, Ti imploriamo, manda San Michele Arcangelo con tutte le Schiere Celesti, a formare le legioni di tutte le creature spirituali del tuo Regno di Amore.

«Sì cara figlia, lo dico a te per tutto il mio popolo. Grande ora di tenebra è caduta sul vostro globo, dopo tanti richiami da Me e dalla Madre mia Santissima e vostra Madre Celeste. Avete ostacolato la Parola di Dio con molte scusanti, e ancor peggio andando dietro alla legge del mondo che vi veniva imposta, trasgredendo la Parola Divina data a voi popolo mio, per sostenervi in questo faticoso cammino verso la santità.

Avete fatto tutto quello che a voi piaceva, per il piacere della carne e far soffrire il vostro spirito, ma ne è venuto fuori l’esaltazione della materia e lo spirito lo avete sotterrato. Come avete potuto farvi così tanto male, allontanandovi dal Vero Bene quale sono Io, Dio il vostro Creatore e Salvatore.

Quante scelleratezze nel cuore dei miei figli e anche dei miei consacrati. Tutti a far parte di una catena malevola che vi porta in uno stato di peccato contro Dio, e di conseguenza attirandovi la morte dell’anima. Mi avete messo da parte, avete chiuso la porta del vostro cuore facendolo diventare un cuore di pietra, non essendoci più la mia Grazia Santificante».

Mio Signore Gesù perdono, pietà, pietà del nostro peccato.

«Hai detto bene figlia mia, cara al mio Sacro Cuore. In questo tempo amaro, dove tante calamità si susseguono nel vostro peregrinare, ritornate a Me, aprite il vostro cuore1, dove Io possa venire a dimorare, riportando in voi la mia Grazia Divina vi renderò il vostro giogo più leggero, se con grande pentimento venite a bussare al mio Sacro Cuore e chiedermi:

“Padre abbiamo peccato, perdono, pietà”.

Camminate assieme a Me ed Io il Signore Gesù verrò in vostro soccorso e non vi abbandonerò, recando nel vostro cuore Pace e Amore, Io Gesù sono l’Amore.

Gesù è venuto a te mia cara figlia, queste Sante Parole trasmettile a tutto il mio popolo. La Santissima Trinità. L’Amen».

 

Nota 1

San Paolo, scrivendo ai Corinzi, cita una frase simile (2Cor 6:13). La frase è ellittica e si potrebbe anche tradurre come: «a mo’ di contraccambio». Paolo li ha generati alla vita nuova mediante l’Evangelizzazione e con affetto di padre ha lavorato al loro sviluppo spirituale, istruendoli e correggendoli (2Cor 12:14) – (1Cor 4:14). Non vorranno quindi essi, come figli, evitar di contraccambiare l’affetto del loro “padre” allargando il loro cuore per fargli un posto più adeguato nei loro affetti? Non farlo sarebbe indizio poco buono del loro stato morale.

 

2 Corinzi 6:13

«Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, aprite anche voi il vostro cuore!».

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