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Non vantiamoci fratelli di avere la conoscenza di Dio e di essere suoi amici, ma rendiamo grazie del dono della Fede. Tutto è dono, il nostro sapere, la nostra forza, la nostra ricchezza, niente è nostro, perché solo Dio sa quello di cui abbiamo bisogno. Alziamo le braccia al Cielo, invochiamo il Nome Santo di Dio, l’Altissimo, il nostro Re, a Lui solo ogni Onore e Gloria, invochiamolo con inni di Amore.

«Bambina mia ecco Io vengo a te, tanto cara al mio Sacro Cuore, Tu sai bene che Io sono in tutte le cose e tutto a Me appartiene. Affidate a Me le vostre pene, ed Io Gesù, figlio del Padre l’Altissimo, le commuterò in Perle preziose per la vita vera, quella eterna. Ricorda figlia mia, tutti voi siete miei e a qual prezzo vi ho riscattati! Mettetelo scritto nel vostro cuore e camminate sempre per la vostra via, imprimendo in voi la mia Legge di Amore. Figlioli, ma non capite che Io il Signore vi voglio tutti salvi! Se poteste capire con la vostra Fede in voi, quanti di voi si potrebbero salvare dalla dannazione eterna! Io sono un Dio di Amore che perdona fino all’ultimo istante del vostro vivere terreno, ma voi vi credete creature supreme e fate anatema1 di tutto ciò che potrebbe essere bene per la vostra anima. O, come si duole il mio Sacro Cuore nel vedere tanto scempio, tante scelleratezze, tante vite buttate via per il vostro innato senso di superbia e supremazia verso l’altro, vostro simile. Figlioli, se fossi solamente un Dio di Amore a che varrebbe la mia Onnipotenza, non ci sarebbe giustizia.

Figlioli, la Terra è impregnata di peccato che Io Dio ne ho la nausea, quante lacrime raccolgo sulla Terra e soprattutto all’interno della famiglia. Voi non pregate più, voi Mi avete dimenticato, accantonato, messo da parte per la vostra cupidigia di fare da voi stessi, poter riempirvi di beni materiali. Stolti ed insensati, di quante colpe vi macchiate, battetevi il petto, piangete su di voi stessi, convertendo il vostro cuore in un cuore di carne e non di pietra ed allora Io il Signore verrò in voi, con il mio Spirito di Amore, a consolare il vostro cuore, dicendovi:

“Vieni figlio mio, fedele al mio richiamo tu sei stato, inabissati in Me ed inizierai a vivere già il Paradiso sulla Terra”.

Ed ora figlia mia, tanto cara al mio Sacro Cuore, ti do la mia benedizione e ti dico va’ nella mia Pace. La Santissima Trinità. L’Amen».

Nota 1

La Prima lettera ai Corinzi esprime il concetto di anatema (grave offesa a Dio e nel linguaggio cristiano antico viene rappresentata da una solenne scomunica). Come si fa a riconoscere uno che non ama il Signore? Se rifiuta di osservare la sua Parola, le sue Leggi. Gesù ha detto: “Chi non mi ama non osserva le mie parole” – Giovanni 14:24.

1Corinzi 16:22

«Se qualcuno non ama il Signore sia anatema. Maranâ Thâ: Vieni, o Signore!».

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