«Scrivi cara figlia quello che sto per dire, Io sto per ritornare sulla Terra da Re, quale Io Sono. State preparati, la Preghiera sia la vostra arma per la Grande Purificazione che ci sarà. La supplica di molti miei eletti, Io dall’Alto del mio Trono sento e come lamento giunge al mio Sacro Cuore. Pregate per la conversione dei cuori, Io Gesù vi voglio tutti Santi e uniti al mio eterno Amore. Non dovete avere paura, Io sono con voi e niente vi colpirà. Dovete avere fiducia in Me, che sono il vostro Padre Celeste, Salvatore e Redentore, Giustiziere per eccellenza, Colui che viene a portare la giustizia1 sulla Terra. La giustizia riporterà la pace perduta e tanto sospirata. Siate pazienti nel dolore, il dolore vi rafforza lo spirito, rendendolo umile e pieno di zelo. Camminate in questo momento di desolazione pensando che tutto questo finirà, finirà per riportarvi a Me. Popolo mio, dopo il Calvario c’é il Tabor, risorgerete con Me Gesù, vostro Salvatore.
La mia benedizione do a tutti voi figli miei. La Santissima Trinità. L’Amen».
Nota 1
Nella parabola del giudice e della vedova Gesù ci esorta alla preghiera di lode costante, ci chiede di pregare sempre, con la preghiera comunitaria, cenacolare o singola, ma assidua, continua, fatta in ogni momento e per qualsiasi necessità senza mai stancarsi. Ciò potrebbe rivelare una situazione di delusione provocata (a volte qualcuno lo pensa) del comportamento di Dio Padre che sembra, talvolta, venir meno alle Sue promesse. Ecco perché non bisogna “stancarsi mai”, la perseveranza nella preghiera non è tanto l’insistenza nella domanda quanto la cieca ostinazione di fidarci costantemente di Dio e delle sue promesse. Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte a Lui, farà giustizia prontamente. Una cosa è certa, esiste un profondo legame tra Fede e Preghiera.
Luca 18:8
«Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
