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Un messaggio di vittoria, liberazione e speranza. San Michele Arcangelo ci richiama alle virtù cristiane.

San Michele, Arcangelo di Dio, Principe delle Milizie Celesti, Protettore del Cielo e della Terra, vieni sulla Terra nostro protettore ed indicaci la strada del bene per iniziare un cammino di santità. Aiutaci a comprendere il vero bene, nostro condottiero, tu che hai combattuto con l’acerrimo nemico di Dio, vieni a salvarci da questa tirannia, da questi lacci che ci tengono imprigionati alle cattiverie di questa Terra. Noi vogliamo esser salvati e sollevati nell’alto del Cielo, sino a Dio Onnipotente, a contemplar per sempre assieme agli Angeli ed i Santi, con inni di lode e gloria in eterno.

«Io, il Combattente, San Michele Arcangelo, vengo a te piccolo fiore di Gesù. Ti dico che le Schiere dell’Eterno Dio sono pronte, schierate in battaglia come è sempre stato annunciato da Dio ai profeti ed ai Santi. Tutto è pronto, stabilito, una grande battaglia ci sarà, per relegare per sempre Satana nel suo pozzo infernale.  Assieme a me ci sarà la Madre Santissima di Dio, la Vergine Maria, che con il suo calcagno schiaccerà la testa al Dragone infernale, com’era predetto:

Le porte degli inferi non prevarrannosulla Chiesa, Sposa di Cristo Gesù, Re dell’Universo”.

Verrà ristabilita la pace sulla Terra, dopo tanta persecuzione l’Agnello di Dio riporterà l’armonia nel cosmo.

Dovete esser buoni, solo la bontà vi salverà, donandovi una vita senza peccato, solo così potete entrare a far parte della vita dei beati. Mettetevi in preghiera, cibatevi del Corpo Eucaristico che scende dal Cielo come vero pane che redime tutta l’Umanità.

San Michele Arcangelo ti ha parlato, messaggera di Cristo Re».

Nota 1

Matteo 16:18 “Le porte degli inferi non prevarranno”. Le potenze degli inferi, qui rappresentate dalle porte, non avranno mai la possibilità di sconfiggere la Chiesa. La Chiesa è in atteggiamento difensivo nei confronti delle potenze degli inferi, che tuttavia nonostante il dispiegamento di tutte le loro forze e della loro potenza non potranno prevalere. Questa lettura è certamente positiva, ma la Chiesa rimane pur sempre sulla difensiva.

Volendo dare un significato letterale alla parola “porte” ci si chiede però come queste possano assumere una valenza di azione. La porta di una città, può essere certo assunta a significato di resistenza contro il nemico, ma non di operosità nei suoi confronti. Come può una porta prevalere se non solamente riuscendo a resistere?

Le parole di Cristo in Matteo 16:18 assumono un significato più agguerrito: “Nonostante la grande potenza e forza degli inferi, le sue porte non prevarranno. Significa che non riusciranno a resistere all’aggressione della Chiesa. Distrutte tali porte dell’impero del male, irromperà in esso come una fiumana, distruggendolo interamente insieme a tutte le sue opere.

Sotto questo aspetto la Chiesa assume una posizione di attacco e non di difesa. Le porte che trattengono il peccato dell’uomo non prevarranno, ovverosia saranno distrutte per la potenza della grazia di Dio, che irromperà in esso per liberare l’uomo.

Matteo 16:18

«E io ti dico: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”».

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